Gestalt grafic - Noma Bar

I Principi della Gestalt nella grafica

Come vediamo quello che vediamo ?

 

“Il mondo visivo non è la semplice copia del mondo fisico che ci circonda, ma è anche il frutto del nostro sistema visivo, che attraverso una serie di operazioni complesse elabora i messaggi sensoriali che provengono dall’ambiente esterno”
(Kanizsa G.)

Avinoam Bar, meglio noto come Noma Bar è un graphic designer e illustratore israeliano.
Comincia a lavorare nel 2001 a Londra e da allora pubblica qualcosa come 550 illustrazioni. Bellissime! Il segreto del suo successo è una grandissima abilità nel sintetizzare un messaggio in pochi tratti e colori sfruttando il doppio senso delle forme come teorizzato dalla Psicologia della Gestalt.

Nella composizione grafica, nell’illustrazione, nella fotografia, nel cinema, nella pittura e diciamo in quasi tutte le forme d’arte visiva, la strutturazione dell’opera non può prescindere da alcune regole codificate negli anni ’20 dalla scuola tedesca della Gestalt, che dallo studio scientifico del funzionamento cerebrale in campo percettivo, elaborò una serie di leggi che sono alla base del background culturale di ogni designer.

Max Wertheimer, il fondatore della psicologia della Gestalt, attraverso i suoi studi sulla percezione, spiega che gli stimoli visivi vengono raccolti dal cervello e “strutturati” in un modello “unitario” chiamato “phi”, praticamente la percezione della realtà non dipende dalla percezione dei singoli fenomeni ma dall’elaborazione di “insieme” che il cervello attua.

Il “tutto” predomina sul “singolo”

 

Successivamente all’elaborazione del tutto, il nostro cervello riesce pian piano a prendere coscienza e ad accorgersi dei singoli elementi che compongono l’insieme.

 

“Il tutto è diverso dalla somma delle parti”

 

I  principi  della teoria della Gestalt

  • Legge della Vicinanza
  • Legge della Somiglianza
  • Legge della Figura-Sfondo
  • Legge della Chiusura
  • Legge del Destino Comune
  • Legge della Continuità di Direzione
  • Legge della Pregnanza

 

Queste leggi non si presentano singolarmente in campo percettivo, ma molte volte una figura viene elaborata grazie alla decodificazione a livello cerebrale di più leggi assieme. Così, nella progettazione grafica il designer potrà creare giochi di forme, spostare l’attenzione su particolari punti della sua opera, potrà creare distorsioni ed illusioni ottiche che confonderanno il fruitore, creerà intersezioni impossibili o potrà far apparire oggetti specifici da forme geometriche policrome.

 

Vediamone insieme qualcuna!

Le immagini contenute in questo articolo sono di proprietà di Noma Bar

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Anna Maria Acocella
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