23 Mar Non distanza ma diversa vicinanza: prima settimana
Quali sono stati i temi e gli stati d’animo più emergenti raccolti ed accolti in questa settimana in relazione al servizio di consulenza psicologica gratuita che abbiamo attivato? E quali le nostre risposte offerte dagli psicologi a sostegno e supporto delle persone che ci hanno contattato?
Ne abbiamo scelte due, portavoce di molte e riportato alcuni passi significativi.
Dott.ssa come faccio a non avere paura?
-Non può, le serve, per proteggersi.
Ma io sto male, mi sento continuamente minacciato.
-Ora si sente minacciato?
Ora no.
-Ci sono altri momenti in cui non si sente minacciato ?
Pochi.
– Allora questo è uno di quei pochi momenti. Le propongo di fare qualcosa insieme. Adesso. Va bene per lei?
Va bene.
-Respiri lentamente e profondamente. Facciamolo insieme. Così. Respiri lentamente e profondamente.
Facciamolo ancora. Se preferisce possiamo chiudere gli occhi. Come va?
Meglio. Ci sono.
– Lo ripeta.
Ci sono. Ci sono.
-Sì. È qui con se stesso e con me. La sento e la vedo.
-Che effetto le fa?
Mi tranquillizza.
– Può immaginare nelle situazioni in cui sente paura e si sente minacciato di ripeterlo dentro di sé ?
Posso provarci. Almeno è una cosa che posso fare!
– Si, è una piccola cosa che può fare. A volte la paura e il senso di minaccia ci blocca, ci pietrificata. E questa ci spaventa ancora di più. E diventa una minaccia.
Trovare una piccola cosa che possiamo fare può essere di aiuto.
Non dormo più, mi sveglio in piena notte e mi ritornano in mente e nel cuore le troppe persone sofferenti, intubate, nei letti dell’ ospedale dove lavoro da anni e che non riconosco più. Mi sembra di non averli mai percorsi quei corridoi, di non essere mai stata in quel reparto, di non aver mai visto i miei colleghi. Mi sveglio di sobbalzo con queste immagini così vicine e così lontane…estranee.
Come faccio a continuare a lavorare così ?
– Ma ora lo sta facendo.
Si. Ma è pesante, faticoso e doloroso.
– Forse è per questo che cerca di tenerlo lontano!
Forse, e mi dispiace tanto.
– Ma mettere le distanze sembra essere un modo per continuare a lavorare.
Non è quello che vorrebbe ma è quello che ha attivato come difesa per restare.
Posso fare altro?
– Vediamo insieme.