05 Giu Cos’è che cura. A cura di: Anna Maria Acocella, Oliviero Rossi
Supplemento al n° 22 della rivista Nuove Arti Terapie
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Lun. 11-17; Gio. 9-15
Prefazione
Lo stimolo a confrontarsi su “Cos’è che cura” scaturisce dalla constatazione, nata in un settore clinico specialistico, che il tema della cura è fortemente sentito nei diversi ambiti professionali e scientifici e dalla volontà di strutturare e formalizzare gli elementi che oggi caratterizzano tale tema al di là di un modello prettamente medico e medicalizzato.
Attraverso la domanda “Cos’è che cura” si è dunque cercato di articolare e definire il vasto campo della cura in ambito medico, psicologico e psicoterapeutico.
Cura è una parola antica e non senza ragione è stata ed è definita anche come un’arte. Per molto tempo curare è coinciso con sedare dolorem. Ma quale dolore? Di chi? E la cura si traduce in gesti, in un’attenzione continuamente centrata sull’altro da sé, in una lettura attenta delle debolezze dell’altro? In una prescrizione? È priva di giudizio? Coincide con prendersi cura? Con la guarigione? Coincide con l’ascolto o è determinata dalle buone tecniche? E quali sono le buone tecniche della cura e dell’aiuto? Esistono tempi e spazi di una buona cura? Le emozioni e i sentimenti che ruolo rivestono nelle relazioni di cura? La cura si occupa di compiti e/o processi, o si identifica con un modo di essere, una qualità, un atteggiamento verso il soggetto cui sono rivolte le proprie attenzioni? A cosa si affianca l’agire terapeutico? E cos’è che cura?
L’etimologia di cura rimanda al latino. Nella sua forma più antica cura in latino si scriveva coera e la parola era usata in un contesto di relazioni di amore e di amicizia per esprimere l’atteggiamento di premura, vigilanza, preoccupazione e inquietudine nei confronti di una persona amata o di un oggetto di valore. Ed è nella cura, oggi, che trova il suo fondamento la centralità del rapporto tra operatore e paziente nella relazione di aiuto.
In ambito sanitario la parola cura si riferisce, infatti, sia all’insieme di medicamenti e terapie di diverso tipo per il trattamento di una malattia, sia all’interessamento sollecito e costante per qualcuno, riassumendo in sé i due significati di to care e to cure: curare l’altro, e avere cura dell’altro.
Questo volume, che si presenta come una raccolta di contributi significativi di diverso genere, intende dunque rappresentare e avvalorare il ricco universo della cura, ricercando il senso e il significato che a questa parola si riconosce all’interno delle quattro aree tematiche che abbiamo selezionato: il senso della cura, le dimensioni della cura, l’efficacia della cura e i mediatori della cura.
L’intento, che ci auguriamo di aver raggiunto, è di offrire risposte ai diversi interrogativi che, nella relazione con l’altro, il professionista è costantemente invitato a porsi. Un libro è sempre frutto di un lungo e articolato processo che coinvolge più persone.
Anna Maria Acocella, Oliviero Rossi
Indice
Cap. 1 Il senso della cura
- Luigi Attenasio “ Significati e contraddizioni della parola cura. Le cura disperate in psichiatria”
- Tiziana Amori “ Il teatro della cura. L’arte della rappresentazione del prendersi cura o del prendere in cura.”
- Simonetta Giustini “ Salute mentale: cura, prendersi cura, reciprocità. Dall’esperienza del disturbo psichico all’identità lavorativa attraverso l’intervento terapeutico-ri/abilitativo integrato”
- Alessandro Petronio, Renzo De Stefani, Stefania Arici, Rebecca Tamacoldi Maurizio Capitanio, Roberto Cuni, “Il sapere esperienziale di Utenti e familiari, risorsa per la promozione del benessere: l’esperienza del Servizio di salute mentale di Trento”
- Cristina Iannuccelli “ Il dolore fra terapia e cura : il caso della fibromialgia“
- Alessia Fusilli, Carmela Morabito “ La relazione terapeutica e prospettiva evolutiva in psicoanalisi. Sviluppi recenti del paradigma freudiano”
Cap. 2 Le dimensioni della cura
- Emilio Gattico, Silvana Bonanni “Riflessioni sullo spazio e tempo delle emozioni nellacura”
- Rosella De Leonibus “Viaggio intorno al setting”
- Oliviero Rossi “Il debito di Socrate: il sintomo monocefalo”
- Paola Luzzatto “Sui fattori terapeutici specifici dell’arte terapia”
Cap. 3 L’efficacia della cura
- Stefano Federici, Fabio Meloni “ L’efficacia dei trattamenti non farmacologici”
- Paolo Quattrini “ L’efficacia della relazione di aiuto”
- Sergio Mazzei “Considerazioni generali nel trattamento delle dipendenze“
- Silvia Ragni “Efficacia, clinica e qualità della vita: Giano bifronte? Riflessioni dai contesti applicativi”.
- Anna Maria Acocella “ Le parole per dirlo. La comunicazione cura ?”
Cap. 4 I mediatori della cura
- Aldo Stella “Psicoterapia e naturalizzazione della mente”
- Richard G. Erskine “La Cura del Copione: comportamentale, intraspichica e fisiologica”
- Alex Lommatzsch “Processi emotivi e cognitivi nella relazione di aiuto”
- Franco Bonsante “Adottare se stessi. Lo specchio della relazione terapeutica come mediatore della cura”
- Paola Ciolli “ La tela multicolore dei corsi di accompagnamento al parto-nascita”
- Edoardo Brutti “La bellezza come mediatore nella relazione di aiuto. Riflessioni e rifrazioni”